mercoledì 30 gennaio 2013

PERCORSI CREATIVI IN UN LABORATORIO DI COUNSELING


Le attività creative di un laboratorio di counseling sono esperienze di consapevolezza  che permettono di entrare in contatto con il proprio modo di essere.




Le immagini rappresentano uno strumento narrativo per esprimere le proprie emozioni










Il disegno come  racconto espressivo 


Immagini come punteggiatura della rappresentazione di sè

Le forme modellate da uno stato d'animo

giovedì 24 gennaio 2013

LA RICERCA DELL'AMORE SUL WEB

Nel numero 96 della rivista mensile "Mente&Cervello", è stato pubblicato un interessate articolo sull'utilizzo della rete web per la ricerca del partner: anche il corteggiamento segue il corso dei tempi, adeguandosi alle nuove tecnologie.

In Italia il web dating è iniziato da molti anni e diversi provider propongono modalità di incontro di svariato tipo. La scelta è vasta: si passa dalla promessa dell'"Amore per Sempre" all'intrigante proposta trasgressiva. L'obiettivo dei siti è proporre un prodotto accattivante e come sottolinea nell'articolo il Prof. Edoardo Giusti "si corre per il Gran Premio - l'unione felice con una persona giovane e attraente - con una modalità simile a quella con cui si acquista un   biglietto per la lotteria"(pag. 62 - "Mente&Cervello - n.96).

Come sottolinea anche Zygmunt Bauman, in Amore Liquido (2003), l'uomo post-moderno vive le sfide relazionali di un mondo privo di legami ed in particolare senza quei legami fissi ed indissolubili che hanno caratterizzato i rapporti dei nostri predecessori. 

Sicuramente le connessioni web rapprentano una opportunità utile, ma solo la relazione e lo   scambio "in presenza" può favorire la nascita di un Amore.

Angela Tosoni

Roberta Manca


Tratto da "Mente&Cervello" n.96-dicembre 2012-
Z. Bauman (2003), Amore Liquido, Editori Laterza

mercoledì 16 gennaio 2013

L’ORIGINE DELLA MANCANZA DELL'ALTRO



Aristofane nel Simposio di Platone, parlando dell’Amore con toni teatrali,  narra un mito sull’origine dell’uomo.  Secondo questo mito, originariamente l’uomo era sferico, aveva due volti su una testa , quattro mani e quattro piedi. Era perfetto e completo: non gli necessitava nulla. Aveva tre sessi: maschile, femminile androgino e non vi era differenza tra uomini e donne.  Ben presto l’arroganza di quest’uomo lo portò  a minacciare gli déi. Zeus, allora, divise l’uomo in due, separandolo a metà. E, da allora, secondo questo mito l’uomo e la donna vagano sulla terra desiderando di ricreare quell’antica unità.  Ecco, allora, l’origine di quel sentimento, a volte incontrollabile  e doloroso, che  porta alla perenne ricerca della propria metà, capace di completare quello che da uno è diventato due e che  da qualche parte ci attende. 

Partiamo per la ricerca?  

Roberta Manca
Tratto  da E. Giusti, E. Bianchi (2011), Evolvere rimanendo insieme, Sovera, Roma.

martedì 15 gennaio 2013

IL TRIANGOLO IN AMORE


L’importanza delle giuste  dosi anche in Amore.

Secondo  lo psicologo statunitense  Robert  J.  Stenberg,  l’amore può essere rappresentato da un triangolo equilatero, nei cui vertici sono collocate le tre  componenti  dell’Amore Maturo: intimità, passione, impegno/decisione.  L’intensità del sentimento varia in maniera proporzionale alla presenza/assenza delle tre costituenti.

L’INTIMITA’: è la dimensione che si alimenta di  autorivelazione  e procede di pari passo con la fiducia che si riesce a sviluppare verso l’altro, abbattendo i muri della diffidenza  e dei pregiudizi.  Cresce e  si sviluppa più lentamente  e con difficoltà . Rientrano in questo “vertice” sentimenti come la confidenza, la stima, la comprensione, etc.
La PASSIONE: non ha esclusivamente una connotazione sessuale. È la dimensione che alimenta l’attrazione ed è animata dal desiderio di unirsi fisicamente con l’altro. Si intreccia con l’intimità. Si esprimono  in questo “vertice” sentimenti come cura, affiliazione, soddisfazione sessuale, etc . Si sviluppa in tempi brevi.
LA DECISIONE/L’IMPEGNO: questa dimensione da una parte riguarda la decisione di avviare una relazione affettiva, e dall’altra con la volontà di far durare il legame nel tempo. E’ la progettualità che riveste un ruolo importante nei momenti  di stallo che la coppia può vivere.
Quindi anche la durata dell’Amore è una questione di dosi, proprio come in una torta.. e allora Buon Appetito!  

Roberta Manca

Tratto da E. Giusti, E. Bianchi (2011), Evolvere rimanendo insieme. Sovera, Roma.






lunedì 14 gennaio 2013

SINCERITA’ O MENZOGNA: COSA PREFERIRE QUANDO FINISCE UN AMORE?

Mi ami? Ma quanto mi ami? Mi pensi? Ma quanto mi pensi?   Queste frasi riprese da un famosissima pubblicità di alcuni anni fa, racchiudono gran parte dei punti interrogativi che aleggiano nelle storie  d’amore.  Rispondere con sincerità a queste domande è semplice, almeno fino a  quando lo sguardo che rivolgiamo al nostro partner o alle cose che ci accadono è filtrato dagli occhiali rosa tipici dell’innamoramento. 
Cosa accade, invece, quando questo  amore, o  chi da lui è mascherato,  prende una strada diversa,  si  spegne, o addirittura, fin dal principio  “non è mai stato”?  Ricerchiamo l’inganno, continuando magari per convenienza, a nasconderci dietro il dito della menzogna? Continuiamo a giurare grande amore, mentre sentiamo che dentro di noi qualcosa è mutato, anche, a volte, contro la nostra volontà?
Oppure, ci impegniamo scegliendo l’onestà e la sincerità, accettando la situazione e la crisi?
Certamente all’unanimità tutti concordano sul fatto che un rapporto amoroso deve necessariamente  avere alla base parole come autenticità, lealtà, verità, etc. ed è assolutamente vero che spesso la causa dei litigi tra innamorati è riconducibile a piccole bugie, o, forse, a mancate verità. 
Chiediamo e pretendiamo dall’Altro “la Sincerità”,  arrabbiandoci  quando questa ci viene, o immaginiamo, ci venga  negata. Ma ciò che noi desideriamo siamo sempre pronti a donarlo al nostro partner?
Nella rivista “Time” diversi anni fa, fu pubblicato il risultato di una inchiesta, che rilevava che sei persone su dieci giustificano chi, in alcune occasioni, mente; il 58% riteneva giusto mentire ogni tanto ; il 38% sosteneva l’impossibilità della bugia e il 3% si  chiedeva il significato della parola “onesto, un’altra piccolissima percentuale, pari all’1%, credeva che mentire era sempre corretto.
Clark Moustakas, nel suo libro Creative Life (1977), scrive: “Essere onesti in una relazione è spesso difficile e doloroso. Ma nel momento in cui ci si allontana dalla verità, le fibre essenziali dell’essere si distaccano e la persona si trova coinvolta in un processo di inganno: una manipolazione in cui s’impedisce all’altro di scoprire “i veri pensieri e le vere emozioni”. 
Può accadere che con la false verità si impedisca all’Altro la scoperta dei veri pensieri e delle vere emozioni e noi, nel momento in cui ci allontaniamo da quello che proviamo, perdendoci  nell’illusione che “se la verità fa male, è preferibile un bugia” o “se non fa male a nessuno, è meglio mentire” , ci allontaniamo da noi stessi e dai nostri reali bisogni. Come possiamo chiedere agli altri la verità se poi noi, per primi, mentiamo a noi stessi?
Roger  Gould in Transformations (Trasformazioni) (1978) scrive: “ Ogni volta che inganniamo noi stessi causiamo errori di giudizio a cui seguono decisioni sbagliate, con effetti inimmaginabili sulle nostre vite. Ogni volta che mentiamo a noi stessi creiamo nella psiche una lacerazione, dalla quale può entrare il demone dell’ansia inesplicabile davanti alle difficoltà della vita. Gli inganni, studiati per proteggerci, finiscono per farci del male: e più la vita tende a correggerli, più li fortifichiamo” .
Roberta Manca
 Fonte: Leo Buscaglia (2009) La coppia Amorosa, Mondadori

giovedì 10 gennaio 2013

QUESTA SERA IL TERZO INCONTRO: QUI TUTTE LE INFO

LABORATORIO DI COUNSELING AL FEMMINILE

PER INFO E  PRENOTAZIONI

   mondocounseling@gmail.com

  oppure 348 3283313

Gli incontri si svolgeranno in Via La Spezia, 48
dalle ore 20,30 alle ore 22,30 il giovedì a cadenza quindicinale

giovedì 3 gennaio 2013

LA QUALITA' CHE CI ATTRAE NEL PARTNER, CON IL TEMPO PUO' TRASFORMARSI NELLA CARATTERISTICA CHE PIU' CI INFASTIDISCE, PERCHE'?




Recentemente sulla rivista “Mente & cervello” (n.94), è stata pubblicato un articolo molto interessante con l’obiettivo di fornire una spiegazione del perché la persona,  per la quale abbiamo provato attrazione e che abbiamo amato od  amiamo di più, con il passare del tempo, è quella che può trasformarsi nella persona che non sopportiamo più.

Dian Felmelee, sociologa dell’Università della California A Davis, per diverso tempo si è interrogata su questo argomento, compiendo diversi studi sulle coppie.
La Felmelee racconta “abbiamo chiesto ad un ragazzo che cosa gli fosse piaciuto di una precedente fidanzata e lui ha elencato tutte le parti del corpo femminile, comprese le più intime. E quando gli è stato chiesto: “Perché il rapporto si è interrotto?”  il ragazzo ha confessato che era il solo interesse sessuale ad animare quella relazione: il ragazzo aveva ottenuto quello che desiderava, che poi, con il passar del tempo, si era tramutato nella causa della separazione. Pertanto, dopo numerose ricerche, la Felmelee ha sottolineato  come la caratteristica che inizialmente, nella fase dell’innamoramento, ci ha  fatto interessare all’Altro, si trasforma in  quello che più ci infastidisce: l’uomo   definito al principio della relazione dalla propria compagna  come spiritoso, con il passare del tempo può essere descritto come “immaturo” o “leggero”;  uno descritto “dotato di umorismo”, successivamente può essere giudicato una persona che “non prende seriamente i sentimenti degli altri, ossia scherza fuori luogo”; una donna considerata dal proprio innamorato “premurosa” può venire accusata di “voler controllare la situazione”  di non prendere seriamente in considerazione i sentimenti; un uomo “con una volontà di ferro” può tramutarsi in un “testardo” o “irragionevole”; una donna “premurosa” può diventare “ “assillante” e  “possessiva”;  colui descritto come un “gran lavoratore” potrà apparire “colui che non si interessa alla propria compagna”   … e così si potrebbe continuare all’infinito. 
Pertanto, ogni qualità positiva contiene una parte che, con il trascorrere del tempo, può diventare negativa. Come è possibile aggirare questo ostacolo? La sociologa, tra i diversi rimedi, sottolinea l’importanza  di una buona consapevolezza di sé,  in grado di fornire ad ognuno di noi la certezza che non esiste nessuno, ma veramente nessuno, con soli pregi, senza difetti 
Insomma,  la perfezione non appartiene alla nostra realtà e al nostro mondo  e questo mi  piace veramente tanto, e a voi?

Roberta Manca

Fonte: Rivista "Mente & cervello" – n.94 – anno X  “Il paradosso della coppia” di Joe Palca e Flora Lichtman

mercoledì 2 gennaio 2013

LABORATORIO DI COUNSELING AL FEMMINILE: DATE 2013

LABORATORIO DI COUNSELING AL FEMMINILE

PER INFO E  PRENOTAZIONI

   mondocounseling@gmail.com

  oppure 348 3283313

Gli incontri si svolgeranno in Via La Spezia, 48
dalle ore 20,30 alle ore 22,30 il giovedì a cadenza quindicinale


Questo il calendario degli incontri 2013: 

10 Gennaio 

24 Gennaio

7 Febbraio

28 Febbraio

7 Marzo