giovedì 3 gennaio 2013

LA QUALITA' CHE CI ATTRAE NEL PARTNER, CON IL TEMPO PUO' TRASFORMARSI NELLA CARATTERISTICA CHE PIU' CI INFASTIDISCE, PERCHE'?




Recentemente sulla rivista “Mente & cervello” (n.94), è stata pubblicato un articolo molto interessante con l’obiettivo di fornire una spiegazione del perché la persona,  per la quale abbiamo provato attrazione e che abbiamo amato od  amiamo di più, con il passare del tempo, è quella che può trasformarsi nella persona che non sopportiamo più.

Dian Felmelee, sociologa dell’Università della California A Davis, per diverso tempo si è interrogata su questo argomento, compiendo diversi studi sulle coppie.
La Felmelee racconta “abbiamo chiesto ad un ragazzo che cosa gli fosse piaciuto di una precedente fidanzata e lui ha elencato tutte le parti del corpo femminile, comprese le più intime. E quando gli è stato chiesto: “Perché il rapporto si è interrotto?”  il ragazzo ha confessato che era il solo interesse sessuale ad animare quella relazione: il ragazzo aveva ottenuto quello che desiderava, che poi, con il passar del tempo, si era tramutato nella causa della separazione. Pertanto, dopo numerose ricerche, la Felmelee ha sottolineato  come la caratteristica che inizialmente, nella fase dell’innamoramento, ci ha  fatto interessare all’Altro, si trasforma in  quello che più ci infastidisce: l’uomo   definito al principio della relazione dalla propria compagna  come spiritoso, con il passare del tempo può essere descritto come “immaturo” o “leggero”;  uno descritto “dotato di umorismo”, successivamente può essere giudicato una persona che “non prende seriamente i sentimenti degli altri, ossia scherza fuori luogo”; una donna considerata dal proprio innamorato “premurosa” può venire accusata di “voler controllare la situazione”  di non prendere seriamente in considerazione i sentimenti; un uomo “con una volontà di ferro” può tramutarsi in un “testardo” o “irragionevole”; una donna “premurosa” può diventare “ “assillante” e  “possessiva”;  colui descritto come un “gran lavoratore” potrà apparire “colui che non si interessa alla propria compagna”   … e così si potrebbe continuare all’infinito. 
Pertanto, ogni qualità positiva contiene una parte che, con il trascorrere del tempo, può diventare negativa. Come è possibile aggirare questo ostacolo? La sociologa, tra i diversi rimedi, sottolinea l’importanza  di una buona consapevolezza di sé,  in grado di fornire ad ognuno di noi la certezza che non esiste nessuno, ma veramente nessuno, con soli pregi, senza difetti 
Insomma,  la perfezione non appartiene alla nostra realtà e al nostro mondo  e questo mi  piace veramente tanto, e a voi?

Roberta Manca

Fonte: Rivista "Mente & cervello" – n.94 – anno X  “Il paradosso della coppia” di Joe Palca e Flora Lichtman

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