venerdì 5 aprile 2013

CERVELLO EMOTIVO E BENESSERE PSICOFISICO

La capacità di essere in contatto con le proprie emozioni è un termometro costante che consente di effettuare un monitoraggio  consapevole del proprio benessere psicofisico, monitoraggio che può essere effettuato moment by moment nel corso dell'esperienza quotidiana.
Le ricerche nel campo delle neuroscienze hanno dimostrato la centralità della vita emotiva nella sfera individuale della salutogenesi.
Damasio nella sua opera  L'errore di Cartesio (Damasio, 1995) mette in discussione  la concezione  cartesiana di separazione fra emozione e intelletto, sottolineando che le ricerche sulle funzioni del cervello hanno condotto ad una diversa concezione della "mente". Damasio ha indagato nei sui studi le nefaste conseguenze della separazione cartesiana, avvalendosi della sperimentazione, effettuata nei casi clinici, su fatti neurologici.  Queste ricerche in campo neuroscientifico sembrano sottolineare l'essenzialità del valore cognitivo del sentimento. Per Damasio il concetto di "sentimento" conduce ad una distinzione fra: il sentire di base e il sentire delle emozioni, fondata su osservazioni di architettura anatomico-funzionale.

Questa concezione anatomico-funzionale riconduce agli studi sul sistema nervoso centrale e alle teorie di evoluzione dello mente, che vedono il cervello umano organizzato a strati. Tale suddivisione è stata formalizzata nella teoria del cervello tripartito (MacLean, 1973) secondo la quale il sistema nervoso umano è strutturato in tre distinte sezioni.

CERVELLO RETTILIANO: la funzione principe è legata alla percezione intesa come attività sensomotoria, di appagamento dei bisogni metabolici e riproduttivi, connessi con l'equilibrio dell'organismo e all'influenza del malesse/benessere. La soddisfazione dei bisogni organismici è intrinseca nell'attività percettiva del cervello rettiliano e costituisce l'insieme delle emozioni primordiali o primitive che caratterzzano l'equilibrio benessere-malessere.
CERVELLO LIMBICO: è considerata la sede delle emozioni, cosidette primarie o fondamentali, che costituiscono l'insieme degli schemi di attivazione del comportamento e rappresentano una strategia comunicativa non convenzionale sulla tendenza ad agire nell'interazione interpersonale. Queste strategie di comportamento emotivo hanno la funzione principale di avvicinamento (emozioni positive ) e allontanamento (emozioni negative).
CERVELLO NEOCORTICALE: ciò che chiamiamo corteccia cerebrale è uno strato laminare continuo che rappresenta la parte più esterna cervello. È formata dai neuroni da fibre nervose. La corteccia cerebrale umana gioca un ruolo centrale in meccanismi mentali complicati come la memoria,  la percezione, il pensiero, il linguaggio e la coscienza.

Recentemente, le ricerche in neuroscienze si sono concetrate sul "cervello emotivo", proprio perchè le  emozioni sono fenomeni psicofisici  che entrano a far parte dei processi mentali. Sono elementi fondamentali dell'esperienza umana, sono stati di attivazione che coinvolgono l'organismo e influenzano il modo in cui elaboriamo le informazioni, il modo in cui attribuiamo dei significati a ciò che ci succede.
Sperimentiamo tutti i giorni quanto i nostri pensieri e i nostri comportamenti siano influenzati dalle emozioni, ognuno di noi percepisce i propri stati emotivi e quelli degli altri nello scambio interpersonale, inoltre, attraverso la lettura emotiva riusciamo a valutare gli eventi, sino a prevedere i comportamenti dell'altro sulla base nostre intuizioni e sul riconoscimento delle azioni/emozioni dell'altro. Le emozioni, oltre a dare colore alla nostra vita, hanno una precisa funzione adattiva, evolutiva e sociale, per l'individuo e per la specie, poichè sono alla base del comportamento, ci preparano all'azione e, soprattutto, ci permettono di comunicare.  Questa funzione è svolta sia delle emozioni primarie, che dalle emozioni più complesse che si sviluppano nell'interazione sociale.

Angela Tosoni




Riferimenti Bibliografici:
Blundo C. (2011), Neuroscienze cliniche del comportamento. Elsevier, Milano.
Damasio R. A. (1995), L'errore di Cartesio. Emozione, ragione e cervello umano. Adelphi, Milano.
Perna G. (2010), Le emozioni della mente. Edizioni San Paolo, Milano.

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