venerdì 21 dicembre 2012

LIBERARSI DAL GIUDIZIO DEGLI ALTRI

            I CONSIGLI DI SCHOPENAUER
Dare troppo importanza all’opinione altrui è un errore universalmente diffuso; che abbia radici nella nostra natura o sia cuna conseguenza della vita sociale e della civiltà, esso esercita su tutti i nostri comportamenti una influenza assai esagerata, che è nemica della nostra felicità …”
“Per apprezzare al suo giusto valore l’opinione altrui basta riflettere sulla superficialità e futilità dei pensieri, sulla bassezza dei sentimenti, sull’assurdità delle opinioni che si riscontrano nella maggior parte dei cervelli… E allora impareremo a vivere più per noi che per gli altri, con maggior sicurezza e naturalezza, con maggiore preoccupazione per i beni e i mali reali: così guadagneremo non soltanto in tranquillità d’animo, ma anche in saggezza e in felicità”
“Le preoccupazioni, i dispiaceri, le irritazioni, le arrabbiature, i timori, le fatiche di tutti noi riguardano, forse nella maggior parte dei casi, ciò che gli altri possono pensare di noi (…) E anche l’invidia e l’odio, nascono, in gran parte, dalla stessa radice”
“Ci sarebbe un solo modo di liberarci di quella così diffusa follia: riconoscerla apertamente come tale, e a quel fine convincersi che, nella loro maggioranza, le opinioni della gente sono, solitamente, del tutto false, distorte, errate e assurde, e dunque, in sé, non meritano alcuna attenzione. Poi dovremmo considerare quanto sia scarsa, nella maggior parte dei casi e degli argomenti, l’influenza che può esercitare su di noi l’opinione degli altri (…)”
Tratto da “Il giudizio degli altri”, Arthur Schopenhauer, introduzione di Anacleto Verrecchia, traduzione e note di Bettino Betti, (1997), RCS Libri S.p.A., Milano, seconda edizione pillole BUR giugno 2012


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